ANGAC – Associazione Nazionale Gestori Autonomi CarburantiSolidarietà ai rappresentanti sindacali oggetto di un vile attacco alle libertà fondamentali
In certi momenti, il silenzio è complicità.
Per questo, oggi, ANGAC non può e non vuole tacere di fronte a quanto sta accadendo.
Esprimere solidarietà ai rappresentanti delle sigle sindacali colpiti da un inaudito attacco sarebbe il minimo. Ma non basta.
Non basta più dire “siamo con voi” quando ciò che viene messo in discussione è il cuore stesso della rappresentanza sindacale, la libertà di parola, la dignità del nostro ruolo.
Siamo dinanzi a un gesto gravissimo. Un’intimidazione che non colpisce solo degli uomini, ma tenta di spezzare un’intera categoria. Una categoria che da troppo tempo viene isolata, delegittimata, messa all’angolo.
E, diciamolo con onestà: anche per colpa nostra.
Abbiamo disertato troppe battaglie comuni, accettato compromessi al ribasso, ci siamo divisi su tutto – anche su ciò che doveva unirci. In questo vuoto di coesione si sono infilate prepotenze, abusi, soprusi.
Oggi scopriamo che chi difende i diritti dei gestori può essere trascinato in tribunale per “diffamazione”.
Un paradosso grottesco. Un campanello d’allarme che non possiamo ignorare.
Chi si nasconde dietro questo attacco? Quale mente ha ritenuto di poter calpestare così sfacciatamente le regole democratiche e le libertà sindacali?
Non lo sappiamo. Ma sappiamo bene che nessuno è al sicuro se oggi non alziamo la testa. Tutti. Insieme. Ora.
Per questo, ANGAC esprime una solidarietà totale, umana e sindacale, ai Presidenti di FAIB e FEGICA.
Con loro possiamo avere divergenze, anche profonde, ma ciò che ci unisce è infinitamente più grande: il rispetto per chi non si arrende, per chi ci mette la faccia, per chi difende una categoria con coraggio.
Oggi non si tratta di sigle. Si tratta di dignità. E se permettiamo che venga infangata, domani non ci sarà più nulla da difendere.