LETTERA APERTA di un gestore distributore carburante

Mi chiamo Pasquale Filardi e sono un gestore di un impianto Eni in Calabria, nonchΓ© socio di Angac e,come amo ripetere sempre,orgoglioso di esserlo. Ma ,in questa mia,voglio spogliarmi di questa appartenenza e parlare come semplice gestore ai gestori tutti,di ogni bandiera e di ogni appartenenza sindacale. Stiamo vivendo, come tutti voi ben sapete, momenti “strani” e difficili che riguardano non solo il nostro comparto ma tutti i settori dell economia. È come se fossimo arrivati ad un momento di stallo che tutto ferma e blocca ogni tentativo e possibilitΓ  di affrontare e risolvere le nostre problematiche che ,sappiamo,hanno responsabilitΓ  pregresse e decennali. È un po come se ogni energia, ogni scatto di orgoglio e ricerca di dignitΓ , sia stato compresso in un senso di inutilitΓ  del fare e pessimismo della ragione. Basta pensare a come Γ¨ stata affrontata e gestita la questione della riduzione dell accisa, che non ha fatto altro che scaricare responsabilitΓ  e “soluzione ” (?)sui gestori ,con drammatiche ricadute economiche su una categoria giΓ  in enorme difficoltΓ .

Come se bastasse un iniziativa del genere ,oltretutto temporanea,per affrontare il problema della speculazione sui prezzi dei carburanti ,che ha ben altre origini e responsabilità. C è da aggiungere checercare di trovare una sponda nelle istituzioni di governo, e far comprendere loro che la soluzione e i provvedimenti necessari da adottare sono certamente altri ,non solo si è rivelato un palliativo ma ,ancor di più, ha acuito il problema.Adottando un provvedimento che per le ricadute sulla nostra categoria è stato un atto di palese ingiustizia che sfiora l illegalità. Alla luce di queste considerazioni e aggiungendo a questo problema le altre problematiche,persino più gravi, che gravano sulla nostra categoria, penso si sia giunti ad un punto di non ritorno, oltre il quale non c è alcuna luce né prospettiva di futuro. Per questo oltre a chiamare alle loro responsabilità gli organi di governo ,vorrei rivolgermi a tutti i gestori e a tutte le organizzazioni sindacali,compreso la mia,che hanno la responsabilità di rappresentarli,per fare un appello, forte necessario e non più rimandabile ,all UNITARIETÀ. Penso che ,giunti ormai ad un punto così grave,per il bene vero della categoria, bisogna mettere da parte differenze di pensiero e di vedute ,divergenze di strategie ed ogni vis polemica. E trovare una sintesi unitaria,nel rispetto delle differenze, ultima occasione per tentare almeno di dare una possibilità di futuro alla categoria dei gestori di distributori carburante. UNITARIETÀ e RESPONSABILITÀ.

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