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BASTA RISCHI PER I GESTORI: IL SILENZIO DELLO STATO E DELLE COMPAGNIE È INACCETTABILE

(Fonte: Gestori Carburanti, 28 aprile 2025)

Un’altra rapina, un altro distributore, un altro gestore lasciato solo. A Rimini, al distributore Tamoil di via Coriano, hanno sparato, minacciato un dipendente e portato via 5.000 euro in contanti. Questa è la realtà quotidiana dei gestori in Italia.
Basta raccontare favole sui pagamenti elettronici: sì, aumentano, ma le commissioni bancarie continuano a essere tutte a carico nostro. E il contante resta abbondante nelle casse, rendendoci facili bersagli.
Noi gestori incassiamo migliaia di euro al giorno, ma in tasca ci resta meno del 2% del venduto. E quel denaro che rischiamo la vita per difendere non è neppure nostro: appartiene allo Stato (accise e IVA) e alle compagnie petrolifere.
Lo gridiamo forte: non è accettabile che nel 2025 si rischi ancora la pelle per proteggere incassi destinati ad altri. Non basta qualche telecamera o cartello di videosorveglianza a fermare un criminale armato. Serve un intervento serio, immediato, concreto.
Dove sono i fondi per mettere in sicurezza reale le aree di servizio? Dove sono gli incentivi veri per ridurre il contante? Dove sono le tutele contrattuali che ci proteggano?
Il silenzio delle istituzioni e delle compagnie è assordante. Intanto si continuano a studiare contratti sempre più penalizzanti, mentre noi siamo qui, a rischiare ogni giorno.
Ogni sparo, ogni rapina, ogni incasso rubato è la prova di un sistema che ci ha abbandonati. Non ci fermeremo finché non ci verrà garantita la sicurezza e il rispetto che meritiamo.
ANGAC è in campo: pretendiamo risposte, pretendiamo sicurezza, pretendiamo dignità.