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Se ENI da il via alla repressione con la ” carta bollata” contro i colleghi gestori ENI, ANGAC è pronta ad agire e reagire…

Se ENI da il via alla repressione con (La carta bollata) contro i colleghi gestori Eni,Angac è pronta ad agire e reagire…..

La “reazione “dell’ENI rispetto all’iniziativa di protesta “sciopero del prezzo servito” promossa da GISC TV esplicitata con nota del 17.6.2020, oltre che a suscitare un moto di solidarietà nei confronti di un soggetto che come noi ha effettivamente a cuore la tutela della categoria induce a delle importanti riflessioni.
Colpisce il taglio “legale “ della reazione dell’ENI che ricorre ad argomentazioni giuridiche per contrastare l’iniziativa dei nostri colleghi riferendosi a “violazioni di impegni contrattuali ed illegittimità dell’iniziativa” in quanto contraria a prescrizioni contrattuali, spostando il confronto dialettico sul campo legale a noi ANGAC ben caro per la nostra idea di fare sindacato.
La stessa ENI è stata già da noi, infatti, invitata a suon di diffide a confrontarsi proprio sull’illegittimità di quell’accordo aziendale siglato nel 2014 ( secondo noi del tutto violativo della normativa comunitaria e nazionale in tema di concorrenza ed a cui la compagnia ricorre per perpetrare reiterati abusi di dipendenza economica nei confronti dei gestori di bandiera) del quale invece ENI oggi ne invoca il rispetto e l’osservanza contrattuale( sic!).
Vale la pena ricordare ad ENI, se non altro per senso del pudore e per osservanza di basilari principi giuridici, che la validità dell’accordo – comunque non vincolante per i non appartenenti alle solite sigle firmatarie che oggi inscenano il disappunto verso la Petrolifera dimenticando dove fossero nel 2014 – non può protrarsi oltre la data del 31.12.2016 con consequenziale ricaduta sulla regolamentazione dei specifici rapporti contrattuali connessi e riconducibili all’accordo.
E ‘ sempre suonato strano ad ENI sentir parlare i propri gestori di “diritto” e diritti, suscitando in essa sdegno per “lesa maestà “, ma fa ancor più strano sentir parlare ENI di richiamo all’osservanza di princìpi giuridici, regole normative e prescrizioni contrattuali.
Auspichiamo di ascoltare ENI farci questi discorsi ai tavoli della contrattazione sindacale ( in occasione dell’atteso nuovo accordo) a cui giustamente vogliamo partecipare oppure innanzi la Magistratura a cui si ricorrerà qualora la via del dialogo e del confronto sindacale dovesse fallire.

inutile dire che Noi saremo dalla parte dei colleghi che lotteranno per i propri diritti fornendo il sostegno sindacale ed aiuto legale.

Angac è solidale con Gisc_TV e con i Gestori Eni. Siamo siamo disponibili a condividere il dissenso, e disponibili anche a qualsiasi forma di protesta coinvolgendo i gestori di tutte le bandiere in segno di solidarietà.

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