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28 SETTEMBRE 2020 SIT-IN DI PROTESTA SOTTO AL MISE E SOSPENSIONE DEL SERVITO

ANGAC unitamente con CONFSAL indicono per il 28 settembre 2020, il sit-in di protesta sotto al Mise, e la sospensione del “servito”.

La protesta si rende necessaria per rivendicare giusti diritti per la categoria dei gestori carburante, che vive un vero e proprio stato di indigenza, a causa dapprima della cessione della potestà del prezzo alla compagnia, unica categoria ad avere un prezzo di vendita imposto, e poi dei margini da fame imposti dagli accordi collettivi nazionali, successivamente ridotti sino al vergognoso dimezzamento, che in pochi anni, hanno ridotto il gestore da libero imprenditore, a totalmente dipendente e sottostante ad un vero e proprio caporalato petrolifero. Oggi infatti, il conto economico del gestore, mostra impietosamente una redditività pari a 2 euro all’ora!!! Un vergognoso scandalo che continua, legittimato dagli accordi imposti ai gestori.

Contemporaneamente i gestori aderenti, andranno a sospendere le vendite in modalità servito, per protestare contro le compagnie, che si appropriano anche del valore aggiunto, dato esclusivamente dal lavoro del gestore nell’erogazione del servizio, lasciando al gestore pochi centesimi in più rispetto al self, a fronte di differenziali mediamente tra 20 e 50 centesimi, ad esclusivo vantaggio delle petrolifere.

In assenza di risposte concrete, la protesta seguirà ad oltranza con la sospensione dell’accettazione delle carte petrolifere in primis, e delle carte bancarie. Per queste ultime, il bonus previsto al 50% in alcuni casi risulta ampiamente vanificato dai gestori bancari esercenti delle carte di credito, che hanno aumentato le commissioni sui pagamenti tramite pos; inoltre i gestori che non hanno crediti da compensare, si accollano interamente i costi delle commissioni. Oltretutto i gestori, pagano la commissione pos, sul prezzo del carburante, e quindi pagano le commissioni su Iva, accise, cioè sul 98% che non gli compete. Basterebbe semplicemente far pagare la commissione bancaria al cliente, per il cliente son pochi centesimi, per il gestore in molti casi supera persino l’intero margine, costringendolo persino a lavorare in perdita; ma sembra che in tutti questi anni il gestore sia stato visto solo come “pollo da spennare”.

2 pensieri riguardo “28 SETTEMBRE 2020 SIT-IN DI PROTESTA SOTTO AL MISE E SOSPENSIONE DEL SERVITO

  • Biondi Gloria

    E’ tutto esatto ma lasciare in self vuol dire perdere ulteriormente la nostra professionalità a favore del cliente autodidatta che sempre più fa a meno di noi. Utilissimo invece sarebbe smettere di accettare le carte.Se lo facessimo tutti…….ben venga.

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    • E’ sottintesa la presenza del gestore che effettua lo stesso il servizio ma al prezzo del self.
      Per il gestore è una perdita di 2 centesimi lordi, e tolti i costi della manodopera non resta niente, per la compagnia è un mancato guadagno dai 15 ai 60 centesimi netti, di guadagno extra, in quanto ha già soddisfatto interamente il suo margine industriale, già decurtato di tutti i costi e gli oneri di produzione e trasporto, e il maggior valore è dato solo dal lavoro del gestore.
      Per lo sciopero dell’accettazione delle carte di credito e delle carte petrolifere, che già molti gestori rifiutano attuando la loro personale protesta, seguirà a breve se non ci saranno risposte concrete.

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