Comunicati

INFORMATIVA PER TUTTI GLI ASSOCIATI ANGAC

Allo scrivente Giuseppe Balia, Presidente p.t. di ANGAC, corre l’obbligo ed il dovere di rappresentare agli associati tutti quanto segue.

Da quando ANGAC si è costituita come associazione e sino ad oggi, la nostra associazione ha subito diversi cambiamenti nella sua organizzazione interna: a coloro che hanno dato luce all’associazione si sono affiancati altri validi elementi che hanno prestato e continuano a prestare la propria opera ed impiegare il proprio tempo per l’attività di ANGAC, ci sono state dimissioni da cariche apicali quali quella del mio predecessore Giovanni Zidda, avvenute con atto a firma dello stesso del 10.02.2022, a cui sono succeduto e subentrato responsabilmente come da statuto per assicurare il prosieguo dell’attività dell’ANGAC in un momento molto delicato ed importante per la nostra associazione al fine di limitare i disagi arrecati dalla scelta dimissionaria del mio predecessore;

 ci sono stati abbandoni e rinunce di componenti del direttivo con altrettanti atti dimissionari in ragione di loro valutazioni e motivazioni prospettate come “personali” ma, con il senno di poi, rivelatesi come “personalistiche”;

ci sono state implementazioni ed allargamento del direttivo con forze nuove e motivate su decisioni assembleari – come da statuto – avallate ed assentite e ratificate dalla Presidenza del tempo proprio per dare immediato impulso e vigore alla attività di ANGAC. Al riguardo, lo stesso ex Presidente Giovanni ZIDDA ebbe ad avvertire l’esigenza di modifica dell’art.11 dello statuto con ampliamento del direttivo (deliberazione assembleare del 28.4.2020), esigenza riproposta anche dal socio Giuseppe GIULIANO nell’ambito dell’assemblea del 03.06.2020.

Con deliberazione assembleare del 10.12.2020 veniva disposto l’allargamento del direttivo e la sua nuova composizione. La nuova fisionomia del consiglio direttivo veniva poi ratificata ed assentita dall’allora Presidente Giovanni Zidda con nota a sua firma del 15.01.2021, il quale, inoltre, nella stessa così si esprimeva “ciò in ragione dell’attuale e condivisa linea Politico-Sindacale dell’Associazione che si fonda sulla sinergia con l’azione legale condotta dall’avvocato Faustino Liuzzi a tutela dell’associazione e dei suoi associati”.

Il mandato del direttivo in nuova composizione cominciava così a decorrere sino alla scadenza dei tre anni prevista come da statuto per il 10.12.2023 e non prima.

Il direttivo da allora e sino ad oggi, nel pieno rispetto dell’art.11, ha compiuto quell’attività sia essa ordinaria che straordinaria dando concreta attuazione alle linee guida ed ai principi sanciti dall’art.2 dello statuto e dalla volontà assembleare.

Il che rende l’attuale composizione del Direttivo, la sua attività ed il suo mandato temporale regolari e legittimi .

Prive di fondamento sostanziale e formale quanto inveritiere, forvianti e lesive per il buon nome della nostra associazione  per la rispettabilità ed onorabilità di chi ha lavorato e lavora per ANGAC per il raggiungimento delle sue finalità istituzionali in forza di mandato del 10.12.2020, sono le affermazioni ed illazioni diffuse in chat whatsapp o pagine fb in merito al “direttivo scaduto” (riferendosi impropriamente forse al mandato temporale) o appellando spregevolmente il Direttivo ed Angac stessa come “barca pirata”  (volendo forse riferirsi ad una presunta irregolarità ed illegittimità nella composizione ed azione).

Tali dichiarazioni ed affermazioni, duole constare, provengono da soggetti che ieri hanno fatto parte dell’organizzazione e che oggi  ne criticano infondatamente composizione ed azione senza  memoria storica, conoscenza o omissione di fatti e circostanze al solo fine di creare un caos destabilizzante e confusione fuorviante tra i soci ignari di ciò.

Tale condotta demolitoria viene perpetrata attraverso chat e pagine Fb, che pur recanti il logo dell’associazione e quello di CONFSAL non ne sono l’espressione ufficiale.

Canali di comunicazioni gestiti dagli stessi detrattori di ANGAC di cui ho detto, la cui denominazione “rinascita ANGAC” sottende erroneamente ad una fine di ANGAC che oggi invece è viva ed attiva e la cui finalità è di alimentare un ingiustificato malcontento e confusione tra gli avventori della chat.

Nella mia qualità di Presidente in carica di ANGAC informo che tali canali non sono quelli ufficiali di ANGAC che ha, invece, un proprio sito web ed una relativa pagina FB a disposizione di tutti. La voce  e pensiero degli amministratori di tali canali  non sono rappresentative di ANGAC; tali canali vengono gestiti da associati allo stato non appartenenti all’organizzazione ANGAC –da essi criticata – per loro scelta e che non hanno inteso proseguire la loro collaborazione nel gruppo di lavoro di cui in passato hanno fatto parte.

Lo si ripete: si diffida codesti soggetti dall’utilizzare impropriamente il logo e la denominazione  ANGAC-CONFSAL. Se costretti, agiremo in via legale e giudiziaria contro tali irregolarità e contro i loro autori.

Tale diffida non rappresenta una mancanza di democraticità: dietro l’invocazione alla democraticità che si legge nei succitati canali di informazione si cela un tentativo disperato di creare una confusione finalizzata a paralizzare l’attività di ANGAC mai come ora più aggressiva ed efficace nei confronti delle nostre controparti alle quali questo stato di confusione e stallo operativo sicuramente gioverebbe molto.

L’attività di ANGAC è stata caratterizzata da iniziative assunte da sempre collegialmente, collettivamente e democraticamente da chi ha lavorato fattivamente ed utilmente (studio problematiche, elaborazioni atti, reports, comunicati stampa, interpellanze, diffide etc) per il bene e gli interessi ANGAC, iniziative poi trasfuse in atti assentiti e sottoscritti dalla Presidenza.

In buona sostanza da sempre (in passato come in presente) le determinazioni sull’attività di ANGAC sono state assunte –come da statuto- dal Presidente e dietro il contributo meramente propositivo e propulsivo del gruppo di lavoro denominato formalmente come Consiglio direttivo o Direttivo ma che è nella realtà un gruppo di persone messesi a disposizione di ANGAC per il raggiungimento degli obiettivi comuni quali la tutela della categoria.

A prescindere dalla costituzione, composizione e legittimazione di tale gruppo di lavoro, le determinazioni e gli atti della Presidenza ANGAC sono sotto il profilo formale ed etico sostanziale validi e regolari.

In questa maniera si è proceduto, si procede e si procederà necessariamente per evitare il blocco e la fine della attività di ANGAC.

Criticare e delegittimare solo oggi la struttura organizzativa operativa che ANGAC al tempo si è data anche grazie all’assenso ed all’apporto di chi oggi critica e delegittima  equivale a voler la fine di ANGAC.

Più delle accuse e critiche mi aspetto che gli odierni detrattori ed accusatori possano unirsi o riunirsi al gruppo di lavoro che mi coadiuva per lavorare con spirito di abnegazione  democratica, senso di responsabilità, correttezza, lealtà e  rispetto altrui, con spirito di corpo e comunanza di intenti senza personalismi o interessi personali per il bene esclusivo di ANGAC e della categoria  fornendo il proprio contributo di idee, esperienza , attività e tempo.

Ci sarà poi anche a strettissimo giro, prima del periodo estivo, l’assemblea dei soci a cui verrà esposto ed illustrato il lavoro enorme di ANGAC, la sua crescita, i risultati raggiunti e gli obiettivi da conseguire, nonché la sua attuale strutturazione e composizione organizzativa.

Ci stiamo organizzando tecnicamente per questo con una piattaforma digitale  specifica al fine di consentire la partecipazione di tutti gli associati distribuiti sul territorio nazionale.

A tal proposito si precisa che l’indizione dell’assemblea non nasce dalla richiesta di associati- come riferito senza veridicità nella chat “ RINASCITA ANGAC” o nel sito “BENZINAI ITALIANI LIBERI sostenitori di ANGAC” ma dalla voglia di condividere con tutti voi quello che si è fatto e si farà.

Abbiamo sempre pubblicizzato quanto fatto nella massima trasparenza ed abbiamo sempre richiesto la partecipazione attiva di tutti quanti Voi con contributi di idee e proposte ed attività seppur pochi, ahimè, hanno colto tale invito e tanti ..troppi, hanno preferito essere meri spettatori o tiepidi sostenitori.

In questo tempo abbiamo dato precedenza al fare piuttosto che al dire.

Continueremo così comunque a lottare per tutti quanti Voi a tutela della nostra categoria.

Italia, li 20.04.2023

Il Presidente                              

Giuseppe Balia

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