COMUNICATO STAMPA
MOLTO BENE!
Ci voleva anche il ministro Urso, nelle sue ultime dichiarazioni, a preoccuparsi DEI GESTORI.
Dalle sue affermazioni, ci sarà una ristrutturazione, attesa da 10 anni, parole Sue, ma che in realtà la categoria attende dal 1998 e più precisamente dalla 32/98 dove si dovevano chiudere tre impianti per aprirne uno nuovo già proiettato al futuro, ma la triste realtà è stata un’altra, ne sono stati aperti tre e chiuso uno!!!!
Compagnie e OO.SS che hanno viaggiato a braccetto per più di un trentennio sulle tasche dei gestori, tra l’altro colpevolizzandoli come se fossero loro il male assoluto, portandoli in un vortice depressivo per inibire qualsiasi tipo di azione, o, peggio ancora, di reazione, avverso accordi, sempre più a favore delle compagnie, sulla falsa riga che, si cita, ” è sempre meglio un cattivo accordo che nessun accordo”, senza tener conto che la firma degli stessi porta benefici soltanto alle confederazioni firmatarie e nessun per i gestori, così come ci aveva illustrato il compianto PRESIDENTE FRANCO BERTINI in una intervista ad ANGAC.
Accordi che inducevano i gestori a valutare l’aspetto emozionale anziché l’aspetto critico, aspetto che avrebbe portato le Assemblee, le uniche autorizzate alla approvazione degli accordi, a discutere sulla validità delle proposte e che invece sono state giudicate dai firmatari incapaci di intendere e di volere, ritenendo l’opinione delle Assemblee una mediocre formalità.
Ci hanno imposto, gradualmente, nel corso degli anni, accordi via via sempre più peggiorativi, trattando la categoria come bambini da asilo nido da indottrinare, piuttosto che educare, perché l’indottrinato non ragiona, mentre chi cresce, studia e si evolve divenendo un pericolo per le OO.SS.
Le stesse OO.SS., che ora si vedono escluse dai loro trentennali compagni di merende dal futuro della contrattazione, stanno creando il finto problema dei nuovi contratti one to one con i gestori che di fatto estrometteranno le OO.SS., quando avrebbero dovuto alzare le barricate al primo contratto di commissione e ai primi contratti di servizio, mentre invece ora vorrebbero proporre delle soluzioni, non per salvare la categoria, ma per salvare i loro palazzi.
Ci hanno, volutamente, distratti dai veri problemi, ma, per fortuna, la categoria si è disintossicata da questa droga, allontanandosi sempre più da chi, oggi, continua a fingere di non essersi accorta che la base li ha abbandonati definitivamente, e questo lo dimostrano le crescenti adesioni ad Angac e la sua lungimirante azione politico, sindacale e legale.
Li, 17/04/2024 Il presidente
Balia Giuseppe