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Angac fa sentire la sua voce al tavolo Tecnico del MIMIT

Preg.mo Sottosegretario Massimo Bitonci

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Oggetto: Relazione sull’incontro alla pronuncia del Consiglio di Stato sul decreto ministeriale del 31 marzo 2023.

Tavolo tecnico del 20 marzo 2024.

ANGAC, invitata dal Ministero delle Imprese e del Made In Italy, ha partecipato, insieme a tutte le associazioni di categoria del settore carburante, al tavolo tecnico indetto dal MIMIT, nella persona del sottosegretario Dott. Massimo Bitonci e del Dott. Benedetto Mineo Garante dell’Osservatorio Prezzi, a seguito dell’indicazione fornita dal C.d.S al Governo di rivedere la propria posizione sul cartello prezzi medi regionali avendone dichiarata l’illegittimità.

Già la sola presenza di ANGAC, al pari di altre associazioni di categoria a quel tavolo, ha rappresentato fonte di disturbo e disapprovazione da parte della FEGICA-FIGISC-FAIB, le quali non gradiscono che ANGAC, e altri soggetti come GC TV e GAIA possano offrire il proprio contributo in termini di critica e proposte per la tutela della categoria, denotando un attaccamento a personalismi del tutto fuorvianti rispetto alla difesa della categoria stessa che come fine ultimo imporrebbe innanzitutto  unitarietà e coesione.

Tale polemica, seppur accennata ma strisciante, deve imporre al Governo,  come fatto notare dal nostro delegato e responsabile della tutela legale Avv. Faustino Liuzzi nel suo intervento al tavolo odierno, una riflessione sui  concetti di rappresentatività e contrattazione a cui il Governo, nella sua opera ad oggi solo preannunciata proclamata,  non può sottrarsi, ritenendo ANGAC che parecchi mali e criticità della categoria nascano proprio da una certa contrattazione viziata da un’effettiva  rappresentatività.

Al Governo, noi di ANGAC, oggi, con le osservazioni ed i rilievi mossi dai nostri delegati Avv.Liuzzi e il Consigliere Gabriele  Garau, in perfetta coerenza con le nostre posizioni al tempo assunte, abbiamo ribadito quanto sia necessario fornire all’utenza tutte le informazioni che possano assicurare concorrenza e competitività del gestore, soprattutto per preservarlo dall’opera di sua demonizzazione condotta dall’opinione pubblica e da una certa comunicazione distorta ogni volta che si parli di caro-carburanti.

Tra le informazioni da fornirsi all’utenza, che siano con cartello o QR Code o App, riteniamo debba essere prevista quella del prezzo di cessione, il che darebbe la possibilità al consumatore di capire che quanto stia pagando per il proprio rifornimento vada per la quasi totalità alla Compagnia petrolifera e non al Gestore ed, inoltre,  quanto quest’ultimo possa essere competitivo e concorrenziale.

La competitività e concorrenzialità del Gestore, che garantiscono ed assicurano il risparmio dell’automobilista, vengono compresse e limitate dalle Compagnie con il prezzo di cessione con il quale si assicurano i loro reali profitti (derivanti per lo più non dalla vendita al pubblico bensì dalla cessione ai Gestori con prezzi da esse determinati ed imposti attraverso la clausola di esclusività).

Ciò determina, come ribadito dal nostro delegato Avv. Liuzzi nel suo intervento ai rappresentanti Governativi ed ai partecipanti al tavolo tecnico, un abuso di dipendenza economica e di posizione dominante perpetrato nei confronti del Gestore, il vero e proprio anello debole della distribuzione, e di riflesso nei confronti del Consumatore finale.

La tutela del consumatore tanto richiesta non può prescindere da quella della nostra categoria.

Peccato che il Sottosegretario nel suo intervento conclusivo abbia posticipato l’affrontare di tale criticità anteponendo la risoluzione della questione cartello come richiestogli dalla sentenza del C.d.S.

Il provvedimento del massimo organo della Giustizia Amministrativa e le indicazioni in esso contenute rappresenta, invece, un’occasione importante per il Governo – con la previsione dell’indicazione del prezzo di cessione – per avvicinarsi alle criticità della Categoria e cominciare a prendere contezza e conoscenza del malessere in cui questa versa.               

Cagliari/Roma, 21/03/2024                               Il presidente

                                                                  Balia Giuseppe

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