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CARO BENZINA ED ENERGIA, ANGAC: “CALMIERARE PREZZI COME PER FFP2”

L’Associazione nazionale gestori autonomi carburanti chiede al Governo Draghi il prezzo imposto “per evitare una brusca frenata alla crescita”

Il ritorno del prezzo imposto per carburante ed energia in un periodo di pandemia potrebbe essere una soluzione? È quel che si chiede Angac-Confsal (Associazione nazionale gestori autonomi carburanti) in seguito al caro prezzi del settore in questione.

“L’incremento del livello dei prezzi – scrivono in una nota – risente di dieci anni di politiche monetarie non convenzionali, delle enormi manovre di stimolo post-Covid e (almeno per quanto riguarda l’energia) di uno squilibrio strutturale tra domanda e offerta. Politiche portatrici in vari stati di una povertà diffusa e divaricazioni sociali insostenibili”.

“Il Governo Draghi – si legge ancora nella nota – ha firmato un’intesa con le farmacie per vendere le mascherine Ffp2 (appena rese obbligatorie sui mezzi pubblici e in vari altri luoghi) a 75 centesimi. Ci chiediamo perché il Governo non si applica e si impegna con lo stesso metodo, d’intesa con le compagnie petrolifere a calmierare i prezzi del caro carburante ed energia? Il prezzo imposto su determinati prodotti di prima necessità potrebbe essere una soluzione al fine di non creare una brusca frenata sulla crescita”.

Fonte cagliaripad.it

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