Comunicati

31/03/2020 – MEMORIE AL MISE

L’ Associazione Nazionale Gestori Autonomi Carburanti ANGAC

Vista la drammatica cronica situazione economica della categoria, aggravata in seguito all’emergenza sanitaria ed economica dovuta alla diffusione del COVID 19, sostanziatasi da subito in una consequenziale  drastica diminuzione delle vendite per il divieto/limitazione di circolazione imposto dalle recenti stringenti normative governative

Visto l’impegno profuso dai gestori chiamati ad assicurare un servizio di indispensabile utilità pubblica senza che agli stessi siano assicurati mezzi e soluzioni organizzative idonee a garantire la propria e la pubblica incolumità;

L’ANGAC richiedeva alle compagnie Petrolifere ed agli organi di governo che venissero attuate urgentemente le seguenti misure indifferibili per la sopravvivenza commerciale dei gestori, per la loro permanenza effettiva sul territorio e per assicurare il servizio di pubblico utilità:

Forniture di dispositivi di sicurezza ed adozione di procedure di sanificazione a carico esclusivo delle compagnie, senza oneri di anticipazione per il gestore;

Sospensione dell’onere di approvvigionamento minimo imposto contrattualmente al gestore;

Pagamento di fornitura posticipato al carico successivo, da effettuarsi a quasi esaurimento scorte,  con relativa immediata sospensione e posticipazione dei R.I.D da parte degli istituti di credito a fronte della ridotta liquidità determinata dal pagamento contestuale della fornitura e dai ridotti incassi;

Richiesta di sospensione fideiussoria da parte delle compagnie e istituti creditizi affinché lo stesso gestore non venga penalizzato da ulteriori oneri passivi bancari ed eventuali protesti futuri;

Adozione espressamente autorizzata alla erogazione in modalità self senza onere di presidio considerata la mancata quanto colpevole 

a) fornitura al gestore di disposizioni di protezione e prevenzione da contagio;

b) previsione ed individuazione di protocolli specifici di sicurezza da parte delle compagnie;

Applicazione, in tal caso, ai fini della determinazione del prezzo di fornitura del solo margine servito anche se utilizzata- per come sopra- la modalità self per l’erogazione del carburante rifornito;

Riconoscimento in fattura di fornitura del 100% dello sconto, sino ad ora applicato  in fattura con acconto in percentuale minima  e saldo con note di credito successive;

Posticipazione pagamenti forniture merce per attività di ristorazione a 120 gg, forniture da effettuarsi ad esaurimento merce;

Annullamento dei fitti per attività non oil.

Il tutto per il perdurare dello stato emergenziale.

Con accordi intervenuti tra alcune delle maggiori compagnie petrolifere ed alcune associazioni di categoria, delle quali se ne contesta l’esclusiva rappresentatività della categoria con consequenziale contestazione dell’efficacia e legittimità degli accordi intervenuti, alcune delle nostre proposte venivano recepite in maniera distorta ed altre del tutto non considerate.

Ma l’ANGAC oggi in questa autorevole sede non vuole lasciarsi a facili quanto antiche contestazioni e rivendicazioni sull’operato delle compagnie o di quelle di organizzazioni di categorie firmatarie di accordi che hanno posto la categoria in ginocchio: è il momento della collaborazione collettiva,  della condivisione d’intenti e dell’azione unitaria  e non certo di facili protagonismi propagandistici.

L’ANGAC vuole offrire il suo contributo di idee e proposte, facendosi portatrice del grido d’aiuto dei propri associati e dei gestori tutti.

L’ANGAC confida nell’azione di Governo, nella sua opera di mediazione e d’imperio, per la disamina e l’attuazione, delle seguenti misure che presuppongono una modifica derogatoria delle condizioni regolamentative dei rapporti contrattuali in essere con le compagnie.

Alle Compagnie tutte vanno  rivolte, innanzitutto, le nostre richieste che presuppongono una sospensione dei vari accordi intercorsi con particolare riferimento alla politica dei prezzi ivi disciplinata, almeno sino al perdurare della fase emergenziale.

La rivisitazione e la discussione di tali accordi , a nostro dire illegittimi ed inefficaci erga omnes in quanto stipulati con organizzazioni di categoria definite come rappresentative, non è ora la nostra priorità.

La nostra priorità è la sicurezza sanitaria e la sopravvivenza commerciale del gestore.

Sulla sicurezza sanitaria del gestore, da sempre abbiamo contestato alle compagnie la loro irresponsabilità per non aver adottato misure, seppur minime di sicurezza e tutela sanitaria .

Riteniamo fondamentale che una preliminare misura urgente che possa oggi assicurare la sopravvivenza commerciale del gestore sia una concordata politica dei prezzi che possa assicurare margini di sconto maggiori di quelli oggi previsti, attraverso la previsione di un addizionale

di sconto della misura minima di 10 centesimi, ulteriore a quello previsto.  

Propedeutica a tale misura sarebbe la previsione di un allineamento governativo dei prezzi di vendita che oggi vengono determinati dalle compagnie: adesso non è il momento della ricerca della competitività e del profitto ma assicurare un servizio di pubblica utilità, tutelando l’utenza collettiva tutta, con condizioni di fruibilità agevolata ed incentivata  e nel contempo garantire la sopravvivenza della categoria e

     l’indispensabile presenza e distribuzione dei gestori sul territorio.

In tema di presenza, riteniamo che la proposta di una chiusura alternata dei distributori oltre che non risolvere alcun lamentato problema (le occasioni di contagio continuerebbero a persistere in assenza di protezione, gli oneri economici di esercizio attività sussisterebbero a prescindere, la carenza di liquidità si riproporrebbe con la riapertura dell’impianto e la riattivazione delle forniture, ci sarebbero disagi per l’utenza delle rete viaria ordinaria): il modello rete viaria autostradale  non è semplicisticamente applicabile alla distribuzione su rete viaria ordinaria.

Bisogna prevedere per la categoria, oggi completamente esclusa dall’attuale sistema di bonus e contributi, specifici aiuti governativi di tipo finanziario tenuto conto della effettiva  fisionomia commerciale della categoria e delle sue concrete problematiche: una iniezione di immediata liquidità che consenta al gestore di rialzarsi e proseguire sulle proprie gambe.

Un contributo economico che consenta di affrontare quelle spese ed oneri di gestione che si devono comunque sostenere per assicurare quella  funzionalità dell’impianto necessaria per il servizio di pubblica utilità a cui sono chiamati oggi più che mai i gestori.

Si reitera anche in questa sede l’appello agli interventi come sopra descritti, già oggetto di richiesta inoltrata da codesta associazione prima che venissero in maniera confusa e sommaria trasfusi in accordi, ahinoi, non affatto risolutivi.

Si sfrutti l’odierna occasione per dare ascolto e considerazione al disperato grido d’aiuto della categoria  anch’essa chiamata e pronta  a fare il proprio dovere per il bene nazionale.

Si superino oggi interessi e contrapposizioni di parte ed ognuno faccia la sua parte assumendosi la responsabilità di scelte coraggiose ma necessarie per il bene del nostro paese.

Cagliari, 31/03/2020

                                                                                      Il presidente                                                                                                               Giovanni Zidda

                                                                                                                                                                                                                                 

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