Lettere dei Gestori

LA CARTA BOLLATA.

SOSPENSIONE , DISCONOSCIMENTO DEGLI ACCORDI, SONO LE UNICHE ARMI CHE I GESTORI HANNO PER CONTRASTARE LE COMPAGNIE PETROLIFERE E OTTENERE UN MARGINE CONGRUO DI SOPRAVVIVENZA?⬇️⬇️⬇️

Faib, figisc e Fegica con una nota unitaria del 22/12/2021 hanno contestato alla EG Italia il mancato rinnovo dell’Accordo Aziendale 17 luglio 2018 e annunciato iniziative sindacali.

Inoltre hanno dichiarato hanno dichiarato “… con effetto immediato– formalmente “sospesa” la condizione prevista nell’Accordo nazionale del 17 luglio 2018 … Prezzo Massimo, così come son da considerarsi sospese ad ogni effetto le procedure ivi indicate, in quanto prive del necessario fondamento giuridico e di legittimità. Fino alla rimozione delle inadempienze contestate ad EG.

in ossequio alla presente “sospensione” … si riterranno libere di adottare nei confronti del consumatore finale gli scostamenti ritenuti necessari rispetto al prezzo consigliato da EG medesima. Ne consegue che anche quanto previsto…in riferimento alla definizione del “PREZZO MASSIMO” deve intendersi sospeso per tutta la durata della presente iniziativa sindacale.” riservandosi “… di proclamare una chiusura nazionale dei Gestori EG a marchio Esso, ed altre iniziative sui prezzi al pubblico che consentano la quadratura del bilancio dell’attività del Gestore che, come è noto, non può essere effettuata in perdita.”

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Io come associato ANGAC grazie all’assistenza del responsabile della Tutela legale Avv. Faustino Liuzzi per quanto riguarda l’accordo Eni l’ho disconosciuto e dal mese di agosto ho aumentato il prezzo massimo sui miei due impianti, raggiungendo un margine congruo per la mia sopravvivenza, ANGAC ricordo per vostra conoscenza, che ha chiesto di partecipare agli incontri nel corso della trattativa con esito negativo, ha disconosciuto l’accordo in toto e ha fatto richiesta di mediazione al ministero, un percorso lineare e trasparente che merita chiarezza per coloro che non si sentono rappresentati dalle sigle firmatarie.

Da gestore mi chiedo:

Tra sospensione e il disconoscimento dell’accordo, il secondo sembrerebbe la soluzione migliore da percorrere( già di fatto attuata da Angac in altri accordi) perché non attuarla?

Come mai solo oggi dopo tanti anni, le sigle storiche sospendono l’accordo da loro stessi siglato?

E perché, solo oggi, le sigle storiche,che fino a ieri hanno deriso e cercato di delegittimare determinati comportamenti di Angac relativi all’azione legale,fanno marcia indietro ?

Con la differenza ,rispetto alle iniziative Angac,di trascinare i gestori in possibili reazioni legali da parte delle petrolifere.

Il loro sospendere l’accordo legittima comunque la compagnia a richiederne esecuzione o addirittura risarcimento danni , ne sono consapevoli?

Io sono orgoglioso di fare parte dell’Angac che è sempre pronta a tutelare i propri associati in tutti i modi e in tutte le sedi come ha dimostrato nella stesura degli altri accordi commerciali con le altre compagnie petrolifere, sono convinto che osserveranno con molta attenzione il susseguirsi degli eventi e risponderanno di conseguenza a tutte le insidie che prossimamente interverranno.

Associato Angac

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